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Una semantica dei movimenti transfemministi latinoamericani

    1. [1] University of Milan

      University of Milan

      Milán, Italia

  • Localización: Altre Modernità: Rivista di studi letterari e culturali, ISSN-e 2035-7680, Nº. 31, 2024 (Ejemplar dedicado a: Testi in movimento tra Europa e Americhe), págs. 135-146
  • Idioma: italiano
  • Enlaces
  • Resumen
    • l contributo intende scandagliare a livello discorsivo l’affermarsi di un nuovo immaginario femminista, che ha nel Sud del mondo, e in particolare nei paesi latinoamericani, il suo epicentro di pensiero e di prassi. Si analizzeranno in particolar modo le ragioni che vedono nell’America Latina il punto di partenza per la creazione di una nuova geografia femminista e transfemminista incentrata sulla prospettiva intersezionale, sul ribaltamento dell’ordine coloniale, sui temi del lavoro, del privilegio di genere, razza e classe (Gago et al., 8M).

      Si farà in particolar modo riferimento a quell’immaginario discorsivo proprio dei femminismi latinoamericani in lingua spagnola che identifica la violenza di genere e la depredazione dei territori come le facce di una stessa medaglia, e che si può riassumere nell’immagine del corpo-territorio da difendere attraverso modelli alternativi di cura delle comunità e dei beni pubblici (Federici, piel).

      Dal lavoro di pensatrici come Silvia Rivera-Cusicanqui, Rita Segato e altre si esplorerà in che modo il pensiero femminista latinoamericano contemporaneo, facendosi portavoce della necessità emersa a livello globale di ripensare ai corpi e ai territori come luoghi dello sfruttamento produttivo e riproduttivo, stia plasmando pratiche di attivismo e mobilitazione contro la crisi dell’antropocene.


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