Si affronta la tematica delle officine che tra il I sec.a.C. e la fine del II sec.d.C. lavorano quasi esclusivamente le pietre locali e sono attive nella decorazione architettonica soprattutto all’interno delle provincie ispaniche e galliche. Vengono prese in considerazione la continuità di tradizioni repubblicane e il loro incontro con le nuove mode provenienti da Roma e l’Italia. In particolare ci occuperemo del ruolo che hanno avuto la prima e seconda normalizzazione del capitello corinzio che hanno avuto luogo rispettivamente nell’età del Secondo Triunvirato e in quella pieno augustea nel determinare o modificare le forme architettoniche in uso presso le officine regionali, che utilizzano appunto le pietre locali e non i marmi. I centri di cui ci occuperemo nel testo si trovano soprattutto nella Tarraconense, nella Betica, nella Narbonense, nell’Aquitania e nella Gallia Belgica, con riferimenti ai percorsi e ai collegamenti con le città principali delle provincie, in genere affacciate sul mare.
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