Cordoba, España
L’ultimo dei centosei capitoli del De mulieribus claris di Boccaccio è consacrato alla regina Giovanna di Napoli. Quest’inclusione comporta un’anomalia nella topica della letteratura esemplare per due motivi. Per cominciare, la sovrana angioina era poco più che trentenne quando il certaldese finì la stesura della sua silloge e, in secondo luogo, perché la versione della vita della monarca che l’autore fornisce è ben lungi da poter essere considerata una narrazione oggettiva, avvicinandosi molto di più a un ritratto propagandistico della regina partenopea.
In questo articolo si analizzano queste particolarità della vita di Giovanna e si indaga nei motivi che potrebbero aver portato Boccaccio a configurare in questo modo il capitolo di chiusura della sua raccolta sulle donne celebri.
The last of the one hundred and six chapters conforming Boccaccio’s De mulieribus claris is devoted to queen Joanna of Naples. The addition of this life implies a certain degree of anomaly in the tradition of exemplary literature because of two reasons. Firstly, the Angevin sovereign was in her early thirties when the author finished the composition of his collection and, secondly, because the description of the monarch’s life that Boccaccio provides can be said far from objective narration and much closer to a propagandistic portrait of the Neapolitan queen.
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