La presente comunicazione mostra un caso di impiego dell'acciaio per il restauro strutturale di una cattedrale romanica in Italia meridionale. L�intervento è stato finalizzato finalizzato a vincolare un fenomeno di ribaltamento di un rosone di rilevante pregio storico-artistico.
La diagnosi del manufatto, basata sull�integrazione di indagini diagnostiche non invasive, ha consentito di quantificare la gravità del dissesto e del degrado e di individuare i meccanismi causa-effetto.
Al fine di mitigare gli effetti di tale dissesto è stata messa a punto un'articolata struttura di acciaio che al contempo supporta i serramenti metallici delle losanghe del rosone e svolge una funzione di ritegno nei confronti di spostamenti fuori dal piano, anche con l�ausilio di un sistema di tiranti che collegano la facciata del rosone con il corpo più stabile dell�abside della chiesa.
L'esperienza a metà tra ricerca e cantiere, tra diagnostica e restauro, è stata animata da un approccio volto a migliorare la conoscenza storico-costruttiva del manufatto ed individuare quei fattori di vulnerabilità legati sia a difetti esecutivi originari che a carenze costruttive di precedenti opere di restauro.
Il risultato è stato quello di perseguire la continuità dei comportamenti meccanici originari mediante soluzioni progettuali di limitata irreversibilità che hanno, inoltre, consentito di rimuovere antiestetiche opere di presidio realizzate in passato.
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