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La relazione tra pubblico ministero e difensore nell’architettura strutturale de processo penale

  • Autores: Agostino De Caro
  • Localización: Processo Penale e Giustizia: Rivista di dottrina e giurisprudenza, ISSN-e 2039-4527, Nº. 5, 2012, págs. 1-12
  • Idioma: italiano
  • Títulos paralelos:
    • The relation between the prosecutor and the defence within the structure of the criminal trial
  • Enlaces
  • Resumen
    • English

      The relation between the prosecutor and the defence within the structure of the criminal trial discloses the problem of the actual balance between the parties, with respect to the objective functional difference rising throughout the various phases of the trial.In the investigation phase, the strong asymmetry between the position of the parties, showing a significant unbalance in favour of the accusation, requires to redefine some procedural stages in order to avoid this natural alteration to infringe the principles of the fair trial:the recovery of the defensive range in the investigation phase becomes essential to counterbalance the prosecutor, although similarity does not mean identity of the opposed procedural positions but compensation,counterweight. In the other phases of the trial, and namely in the appeal process, a sort of asymmetry in favour of the defence may emerge, thus reducing the powers of the prosecutor.

    • italiano

      La relazione tra pubblico ministero e difensore nell’architettura del processo penale pone il delicato problema della effettiva parità tra le parti in rapporto alla oggettiva differenza funzionale delle varie fasi processuali. Nella fase delle indagini, in particolare, la significativa asimmetria tra le parti, con un forte sbilanciamento a favore dell’accusa, richiede di ridefinire alcuni momenti procedurali per evitare che il naturale sbilanciamento assuma dimensioni lesive dei principi del giusto processo: il recupero di spazi difensivi nella fase investigativa diventa essenziale per bilanciare il pubblico ministero, pur nella consapevolezza che parità non significa identità delle contrapposte posizioni processuali, bensì, compensazione, contrappeso. Nella altre fasi del processo, e in particolare nelle impugnazioni, può trovare spazio una sorta di asimmetria invertita a favore della difesa, riducendosi i poteri di impugnazione del pubblico ministero.


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