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Becoming and interpreter: the role of computer technology

    1. [1] Università degli Studi Internazionali di Roma

      Università degli Studi Internazionali di Roma

      Roma Capitale, Italia

  • Localización: MonTI: Monografías de traducción e interpretación, ISSN 1889-4178, ISSN-e 1989-9335, Nº. Extra 2 (Número especial 2), 2015 (Ejemplar dedicado a: Insights in Interpreting. Status and Developments / Reflexiones sobre la interpretación. Presente y futuro / coord. por Catalina Iliescu Gheorghiu, Juan Miguel Ortega Herráez), págs. 111-138
  • Idioma: inglés
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  • Resumen
    • English

      In the mid-1990s, a few interpreter trainers began to realise that computer technology could be used to enhance classroom-based training and to support the students' autonomous learning. CAIT stands for Computer Assisted Interpreter Training and over the years this basic idea has developed in different ways, ranging from electronic resources to be used off-line by individual users to online speech repositories, and more recently to virtual learning environments where multiple users can interact as if in class. The paper provides an overview of key developments in CAIT and outlines existing paradigms and approaches. | A metà degli anni Novanta, alcuni docenti di interpretazione cominciarono a pensare che la tecnologia informatica potesse essere applicata alla didattica in aula e potesse fornire un valido aiuto ai discenti nelle attività di apprendimento autonomo. La sigla CAIT sta per Computer Assisted Interpreter Training (formazione di interpreti assistita dal computer); nel corso del tempo questa idea di base si è sviluppata in varie direzioni, dalle risorse elettroniche da usare offline individualmente a banche dati online di discorsi, fino ai più recenti ambienti di apprendimento virtuali nei quali più utenti possono interagire come se fossero in aula. Il presenta lavoro traccia una panorámica delle principali fasi di sviluppo del CAIT, con relativi paradigmi e approcci.

    • italiano

      A metà degli anni Novanta, alcuni docenti di interpretazione cominciarono a pensare che la tecnologia informatica potesse essere applicata alla didattica in aula e potesse fornire un valido aiuto ai discenti nelle attività di apprendimento autonomo. La sigla CAIT sta per Computer Assisted Interpreter Training (formazione di interpreti assistita dal computer); nel corso del tempo questa idea di base si è sviluppata in varie direzioni, dalle risorse elettroniche da usare offline individualmente a banche dati online di discorsi, fino ai più recenti ambienti di apprendimento virtuali nei quali più utenti possono interagire come se fossero in aula. Il presenta lavoro traccia una panorámica delle principali fasi di sviluppo del CAIT, con relativi paradigmi e approcci.


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