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An economic personalist perspective of human capital: a compared anthropological interpretation

  • Autores: Luca Sandona
  • Directores de la Tesis: Juan M. Nave Pineda (dir. tes.)
  • Lectura: En la Universidad CEU - Cardenal Herrera ( España ) en 2010
  • Idioma: inglés
  • Tribunal Calificador de la Tesis: Enrique de Miguel Fernández (presid.), Antonio Falcó Montesinos (secret.), Juan Manuel Blanch Nougués (voc.), Joaquín J. Marco Marco (voc.), Alberto Peratoner (voc.)
  • Materias:
  • Enlaces
  • Resumen
    • Sintesi Il nostro lavoro espone in sequenza: una presentazione del tutor professor Stefano Solari, una prefazione, un¿introduzione, un corpo del testo suddiviso in tre sezioni, una conclusione e un¿appendice empirica. Quest¿ultima è, di fatto, un piccolo elaborato a sé stante corredato da un¿introduzione e una conclusione ma si collega strettamente alla parte principale della tesi perché costituisce un¿applicazione concreta degli impatti derivanti dalla valutazione del capitale umano in una prospettiva etica personalista. La presentazione del Tutor è diretta a inquadrare la tematica di ricerca esaminata cercando di cogliere qual è stato il metodo utilizzato e in quale spazio questo elaborato si inserisce nella letteratura economica. Il professor Solari, che ha seguito a passo a passo la redazione del testo, fornisce al lettore alcuni suggerimenti per individuare i punti di forza e i limiti dell¿argomentazione e soprattutto tener conto dell¿apporto originale che l¿argomentazione offre. La prefazione vuole delineare quale sia stato il contesto personale e comunitario in cui questo elaborato ha preso forma. Come da indicazioni della commissione per il conseguimento del Diploma de Estudios Avanzados di questo dottorato, abbiamo cercato di enucleare le modalità con cui è sorta e si è sviluppata l¿idea di dedicare questi tre anni di ricerca alla tematica del capitale umano. L¿introduzione cerca, invece, di orientare più dettagliatamente il lettore sui contenuti presenti nel nostro lavoro attraverso uno schema interpretativo. In questa parte di elaborato poniamo l¿accento sui criteri operativi che abbiamo adottato per selezionare le scuole di pensiero economico analizzate e mettiamo in luce gli aspetti più originali della trattazione. Infine, focalizziamo il nesso tra il nostro lavoro di ricerca economica e la proposta culturale del progetto ¿Uomo-Polis-Economia¿ promosso dallo Studium Generale Marcianum. In altre parole, si cerca di chiarire che la concezione antropologica unitaria e integrale del soggetto umano costituisce la base per l¿individuazione dei nessi tra le diverse discipline del sapere e la teologia e, nel caso specifico del capitale umano soprattutto tra economia e teologia. La prima sezione si occupa di identificare la concezione di capitale umano presente nelle teorie della scuola classica. Ci si concentra così nella visione della scuola classica italiana in cui l¿obiettivo dell¿economia coincide con la felicità pubblica, in quella classica inglese in cui coincide con la ricchezza della nazione, in quella classica francese socialista in cui coincide con l¿esaltazione dell¿uguaglianza sociale, in quella classica francese liberale in cui coincide con l¿enfatizzazione della libertà economica, in quella marxista in cui coincide con il conseguimento della giustizia sociale. In particolare, ci si sofferma su alcuni autori, primo tra tutti Adam Smith, che hanno valorizzato il fattore del capitale umano al punto da farlo divenire il fulcro delle loro teorie. La seconda sezione è deputata all¿analisi dell¿evoluzione che il concetto di capitale umano ha subito con l¿avvento della rivoluzione marginalista. Si descrive, dunque, la concezione antropologica insita nelle teorizzazioni degli autori appartenenti al marginalismo inglese e a quello austriaco, mentre si descrive puntualmente la teoria sul capitale umano operata dalla scuola marginalista di Chicago. Su quest¿ultimo spunto si evidenzia la letteratura che ha anticipato il celebre trattato di Gary Becker intitolato ¿Human Capital¿ (1964) e quella che in qualche modo l¿ha sviluppato. In questa sezione si conclude proponendo i principali approcci sul capitale umano alternativi all¿impostazione marginalista. Si tratta di approcci che non informano una scuola perché divergono tra loro sensibilmente sia per metodo sia per scopi ma vengono raggruppati nello stesso capitolo perché divergono dalla letteratura prevalente basata sul metodo marginalista e il paradigma microeconomico dell¿¿homo oeconomicus¿. La terza sezione è caratterizzata dalla distinzione filosofica tra, da una parte, il concetto d¿individuo umano e il paradigma di ¿homo oeconomicus¿ e, dall¿altra, tra il concetto di persona umana e il paradigma di ¿homo socio-oeconomicus et agens¿. Siccome il concetto di persona è storicamente legato all¿apporto culturale del Cristianesimo, si prendono in considerazione gli scritti dei principali economisti cattolici dalla fine del diciannovesimo secolo a oggi. Riprendendo la tradizione aristotelico-tomista, gli economisti cattolici svilupparono una diversa configurazione alternativa della scienza economica sia al mainstream sia agli altri approcci visti alla fine della sezione precedente. Infatti, per gli economisti cattolici l¿economia è una scienza ¿pratica¿ basata sul ¿giusto mezzo¿ aristotelico, inserita in una tommasiana visione organicistica della realtà, ed eticamente orientata dalla moralità (non dal moralismo) dell¿avvenimento cristiano verso il bene comune. Le loro argomentazioni vengono riprese dale encicliche sociali dei Papi che costantemente affermano il primato della persona sul capitale. Infine, la conclusione riprende sinteticamente le varie posizioni sul capitale umano descritte e discusse nell¿elaborato cercando di confrontarle tra loro secondo una tassonomia. Ovvero, si individuano fondamentalmente delle categorie argomentative in base a cui sono raggruppabili le teorie dei diversi autori. La prima si fonda sul concetto d¿individuo umano e di ¿homo oeconomicus¿, assume una configurazione di capitale umano come stock di conoscenze tecnicooperative, strumento di controllo sociale e investimento strettamente economico. La seconda si basa sul concetto di persona umana e di ¿homo socio-oeconomicus et agens¿, pone attenzione all¿educazione integrale del soggetto e sostiene lo sviluppo organico della società mediante la pratica di comportamenti virtuosi delle persone, conseguenza dell¿interiorizzazione di valori etici e morali.


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