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Las herencias filosóficas de Artaud: El teatro de reanimación

  • Autores: Barbara Verzini
  • Directores de la Tesis: Chiara Zamboni (dir. tes.), Josefina Birulés Bertrán (dir. tes.)
  • Lectura: En la Universitat de Barcelona ( España ) en 2014
  • Idioma: español
  • Tribunal Calificador de la Tesis: María Milagros Rivera Garretas (presid.), Maria Josep Balsach (secret.), Riccardo Panattoni (voc.)
  • Materias:
  • Enlaces
  • Resumen
    • In questo lavoro di ricerca mi sono proposta di analizzare lo sviluppo e le virate del teatro dopo la rivoluzione degli anni '60. In particolare, ho analizzato il contributo teorico e estetico politico della Fura dels Baus nel periodo in cui Marcel.lí Antúnez Roca ha costituito uno degli elementi portanti di questo collettivo artistico, (tra il 1979 e il 1989), periodo in cui si realizzò la trilogia della Fura: Accions (1984), Suz o Suz (1985), Tier Mon (1988). Le azioni di questo gruppo teatrale rimandano a concetti rivoluzionari dell'arte provenienti inizialmente dal teatro di strada, in cui si possono riscontrare tematiche fondamentali come la scomparsa di una gerarchia tra direttore ed attore, la manipolazione e il controllo sullo spazio dello spettatore, l'assenza di una narrazione psicologica, la partecipazione attiva del pubblico all'interno dello performance, la scomparsa di un palcoscenico. Questa interpretazione politica del teatro, trova le sue radici nelle riflessioni e nei lavori di Antonin Artaud e del suo teatro della crudeltà, dove per crudeltà si intende vita, necessità e morte. Da cui il teatro della crudeltà propone uno spettacolo totale e di massa in cui rimarrà esclusa la rappresentazione come mimesi e nel quale rimarrà come unica protagonista la vita stessa in quello che porta di non rappresentabile. Per questo motivo la voce di Antonin Artaud risuona costantemente in questo lavoro di ricerca, quale riferimento necessario ed insostituibile. D'altra parte un'arte che si fonda su una nuova percezione del corpo e dell'identità, che cerca di portare sulla scena la vita e non la sua rappresentazione, richiama altre voci oltre a quella di Artaud: dalla carne macellata di Deleuze, alla biopolitica di Foucault, al rituale sacrificale di Girard, al But?, all'attraversamento rivoluzionario del pensiero della differenza sessuale sino a spingersi alle utopie cyborg di Donna Haraway.


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