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Edició crítica i estudi de la Lògica del Gatzell de Ramon Llull = Edizione critica e studio della Lògica del Gatzell di Ramon Llull

  • Autores: Letizia Staccioli
  • Directores de la Tesis: Lola Badia Pàmies (dir. tes.), Joan Santanach i Suñol (tut. tes.)
  • Lectura: En la Universitat de Barcelona ( España ) en 2022
  • Idioma: catalán
  • Tribunal Calificador de la Tesis: Albert Soler Llopart (presid.), Sadurní Martí Castellà (secret.), Josep Enric Rubio Albarracín (voc.)
  • Programa de doctorado: Programa de Doctorado en Estudios Lingüísticos, Literarios y Culturales por la Universidad de Barcelona
  • Materias:
  • Enlaces
    • Tesis en acceso abierto en: TDX
  • Resumen
    • La Lògica del Gatzell è considerata la prima opera in volgare prodotta da Ramon Llull nel periodo in cui iniziava a concepire il suo progetto missionario e sviluppava il sistema di pensiero che avrebbe poi formalizzato nell’Arte. Si tratta di un compendio di logica in versi, presente anche in una versione in prosa latina (Compendium logicae Algazelis) ed è già stata oggetto di due edizioni curate da Jordi Rubió i Balaguer (1913- 14) e Salvador Galmés (1936). Il tempo trascorso e la ricomparsa di un testimone perduto, di cui i precedenti editori avevano notizia ma non disponibilità, giustifica l’allestimento di una nuova edizione critica, che è uno degli obiettivi di questa tesi. Il lavoro preparatorio ha richiesto un’analisi dettagliata del rapporto del testo versificato con il compendio latino e gli elementi problematici che ne sono emersi hanno reso necessario uno studio particolare. Si è posto quindi come ulteriore obiettivo la presentazione e la discussione dei dati raccolti, che ha portato alla formulazione di una nuova ipotesi sulla relazione che intercorre tra i due testi e sulla loro sequenza compositiva. Parallelamente, come già previsto, sono stati approfonditi gli aspetti stilistici e formali dell’opera, in particolare le strategie comunicative che la caratterizzano, la presenza di strutture logico-semantiche che saranno tipiche del sistema dialettico lulliano, le tecniche di versificazione. Nel condurre questa analisi si è tenuto conto dell’intento dell’autore di produrre un compendio di logica in volgare e in versi destinato a fornire le basi della disciplina a un pubblico privo della conoscenza del latino e degli strumenti dell’istruzione scolastica. Il metro prescelto, i distici di ottosillabi, e le componenti stilistiche evidenziano la volontà di Llull di ricollegarsi alla tradizione della poesia didattica romanza, per trasmettere un contenuto difficile attraverso una forma che risultasse familiare ai destinatari dell’opera. Un’attenta rilettura del testo ha poi consentito l’individuazione di una serie di elementi che rappresentano una formulazione ancora embrionale, ma già identificabile, delle basi logiche ed epistemologiche del pensiero che Llull andava elaborando in questa prima fase della sua produzione. Per quanto riguarda l’edizione critica, il nuovo testimone è stato inserito nella recensio e la collazione con gli altri due già noti ha permesso di stabilire la relazione che li lega, rappresentata in uno stemma codicum. Il codice ritrovato ha costituito il manoscritto-base dell’edizione e il lavoro di ecdotica è stato condotto con lo scopo di risolvere problemi ancora aperti, al fine di fornire, per quanto possibile, un testo maggiormente comprensibile, nonostante l’estrema sinteticità di molti versi e la complessità della sintassi. L’impianto metodologico della tesi ha tenuto conto dei recenti studi sulle opere e sul metodo di lavoro di Ramon Llull e i risultati ottenuti appaiono in linea con quelli degli altri ricercatori che dedicano al Beato maiorchino la loro attività investigativa.


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