Il saggio intende indagare aspetti iconografici e ornamentali relativi a gioielli devozionali siciliani molto diffusi nel corso della seconda metà del XVII secolo e della prima metà del successivo, prendendo in considerazione alcuni medaglioni in oro o argento e smalto dipinto, quasi sempre su rame, con ampia circolazione sociale e che godettero di grande fortuna in tutto il Mediterraneo. In essi gli smalti sono indiscussi protagonisti e le immagini sacre dipinte rappresentano i culti di dulìa e iperdulìa più noti in Sicilia a quel tempo, immagini riconosciute dalla Chiesa e care ai fedeli.
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