The article contains some critical reflections on the long-standing problem of the mismanagment of crime reports by prosecutors and the remedies introduced by the so-called Cartabia Reform and follows a logical thread: seeking a reasonable balance between the spaces of prosecutorial autonomy and judicial controls; a balance that is necessary to avoid that some legitimate (and physiological) strategic choices of the prosecutor may be too much sacrificed in practice, but also to reduce the risk that the current penetrating judicial controls may make the judge for preliminary investigations less impartial.
L’articolo contiene alcune riflessioni critiche sull’annoso problema della corretta gestione delle notizie di reato da parte dei pubblici ministeri e sui rimedi introdotti dalla cd. Riforma Cartabia e segue un preciso filo logico: individuare un ragionevole equilibrio tra gli spazi di autonomia del pubblico ministero e i controlli giurisdizionali; un equilibrio necessario, da un lato, per evitare che alcune legittime (e fisiologiche) scelte strategiche del pubblico ministero possano risultare nella prassi fin troppo sacrificate, e, dall’altro lato, per ridurre il rischio che i penetranti controlli affidati oggi al giudice per le indagini preliminari possano rendere quest’ultimo meno imparziale.
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