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Una profezia che si autoavvera. Indipendenza, mercificazione e annientamento nella cultura punk britannica

  • Autores: Brenda Fedi
  • Localización: Diacronie: Studi di Storia Contemporanea, ISSN-e 2038-0925, Nº. 53, 2023 (Ejemplar dedicado a: Popular music e storia. Media, consumi e politica dagli anni Cinquanta agli anni Novanta), págs. 180-201
  • Idioma: italiano
  • Enlaces
  • Resumen
    • English

      When, in 1977, the Sex Pistols sang the slogan “No Future”, they were embodying a cultural and generational response to a collective discomfort which resulted from interpreting the political and socioeconomic condition as profoundly unjust and oppressive, but fundamentally unavoidable. The aim of this research is to show that while punks were announcing the end of the future, they were also giving new meaning to practices – such as self-publishing and self-recording – and creating do it yourself networks which outlived the end of the movement and affected and politicized the way of producing and consuming music for the future generations.

    • italiano

      Quando nel 1977 i Sex Pistols esordirono cantando lo slogan “No Future”, si erano resi portavoce di una risposta culturale e generazionale ad un malessere collettivo che derivava da una lettura della situazione politica e socioeconomica come profondamente ingiusta e oppressiva ma fondamentalmente ineludibile. L’obiettivo di questa ricerca è mostrare come mentre i punk annunciavano la fine del futuro, stavano in realtà risignificando una serie di pratiche – come l’autoproduzione editoriale e discografica – e costruendo reti basate sul do it yourself che sarebbero sopravvissute alla fine del movimento, influenzando e politicizzando il modo di produrre e usufruire della musica delle generazioni successive.


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