This article offers a contribution to the literary history of Farnesian Tuscia in the Sixteenth and Seventeenth centuries, focusing on theat-rical productions which, in an original manner compared to the contemporary Roman scene, reinforced dynastic power. This is precisely the context of the second staging of Battista Guarini’s Il pastor fidothat took place in Ronciglione in September 1596 before Cardinal Odoardo Farnese. This essay looks at the major phases of the organisation by means of the correspondence between Gabriele Bombasi, a writer from Reggio Emilia, and the same Guarini.
L’articolo offre un contributo alla storia letteraria della Tuscia farne-siana tra Cinque e Seicento focalizzandosi sul versante teatrale, che in forme autonome rispetto al coevo panorama romano contribuì al consolidamento del potere dinastico dei Farnese. In questa cornice si colloca la seconda rappresentazione pubblica del Pastorfido di Battista Guarini, realizzata a Ronciglione nel settembre del 1596 alla presenza del cardinale Odoardo Farnese, di cui qui si ripercorrono le principali fasi organizzative grazie alle informazioni ricavate dal carteggio tra il letterato reggiano Gabriele Bombasi e lo stesso Guarini.
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