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Resumen de Post-World War II Brazil: A New Homeland for Jews and Nazis?

Sarah R. Valente

  • English

    There is a dearth of research on Holocaust survivors who immigrated to Brazil before, during, and after World War II. Also missing is a comprehensive analysis of how former Nazis escaped to the country after the War. This “co-existence” of Jewish survivors and Nazis within the same geographical location at the same time is a topic of great complexity, which I explore in this paper. In the first section of this paper, I will briefly address Brazil’s political history, while at the same time, its identity as an immigrant country, with a historically multi-ethnic cultural and demographic make-up, by analyzing the census data available. To explore how Jews negotiated their new position as survivors, immigrants, and members of a minority group who, while lived with the possibility of coexisting with war criminals, in section two, I analyze the memoirs of Aleksander Laks and Sabina Kustin, who, in different ways, transferred their fears from the old world to their new realities, due to imagined or real Nazi presence, which afflicted their existence and identity as Jews in Brazil. In the last section, I address the question of Nazi presence in Brazil. Using newspaper articles and governmental documentation, I highlight strategies used by war criminals such as Herbert Cukurs and Gustav Franz Wagner, to live freely in Brazil, and evade justice.

  • italiano

    Esiste un’impasse nella ricerca sui sopravvissuti dell’Olocausto che sono immigrati in Brasile prima, durante e dopo la seconda guerra mondiale. Manca anche un’analisi comprensiva di come i vecchi nazisti sono fuggiti nel paese dopo il conflitto. La “co-esistenza” di sopravvissuti ebrei e nazisti nella stessa area geografica, allo stes-so momento, è un argomento di grande complessità, che studio in questo contributo. Nella prima sezione di questo lavoro, affronto brevemente la storia politica brasiliana, e al contempo, la sua identità come paese di immigrati, con una composizione sto-ricamente demografica, culturale e multi-etnica, mediante un’analisi dei dati del cen-simento disponibili. Per esplorare come gli ebrei hanno negoziato la loro posizione come sopravvissuti, immigrati e membri di un gruppo minoritario che, ha vissuto con la possibilità di co-esistenza con i criminali di guerra, nella sezione due, esamino le memorie di Aleksander Laks e Sabina Kustin, che, in diverse modalità, hanno trasferi-to i loro timori dal vecchio mondo alle loro nuove realtà, a causa della presenza reale o immaginaria dei nazisti, i quali affliggevano le loro esistenze e identità come ebrei in Brasile. Nell’ultima sezione, affront la questione della presenza dei nazisti in Brasile. Attraverso articoli di giornale e documenti governativi, evidenzio delle strategie utiliz-zate dai criminali di guerra come Herbert Cukurs e Gustav Franz Wagner, per vivere liberi in Brasile ed evadere la giustizia.


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