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Collo, spalla, pancia, piede. Riflessioni sull’anatomia del vaso

    1. [1] Université Libre de Bruxelles

      Université Libre de Bruxelles

      Arrondissement Brussel-Hoofdstad, Bélgica

  • Localización: Acme : annali della Facoltà di lettere e filosofia dell'Università degli studi di Milano, ISSN 0001-494X, Vol. 76, Nº. 1-2, 2023, págs. 115-130
  • Idioma: italiano
  • Títulos paralelos:
    • Neck, shoulder, belly, and foot. Some thoughts on the anatomy of the vessels
  • Enlaces
  • Resumen
    • italiano

      Questo contributo prende in considerazione uno dei fenomeni più trasversali a numerose lingue, antiche e moderne: la designazione delle diverse parti di un vaso con lo stesso lessico impiegato per le parti del corpo umano.

      Il lavoro si concentra su quattro tra le lingue moderne più utilizzate nella bibliografia archeologica (italiano, inglese, francese e tedesco) e sulle due lingue classiche per eccellenza (greco e latino), offrendo una panoramica del lessico utilizzato e delle metafore o figure retoriche che nel mondo antico e moderno includono la figura del vaso e le sue parti. In un secondo momento vengono presentati dei casi studio relativi, a loro volta, all’antichità e alla contemporaneità: da un lato, l’associazione dei vasi al corpo umano nella Grecia arcaica e il caso dei canopi etruschi; dall’altro, gli esempi straordinari di produzione di vasi antropomorfi o di assimilazione completa nel trattamento superficiale tra ceramica e corpo umano di alcune popolazioni centro-africane (Yungur, Mafa e Bulahay). A conclusione di questo articolo vengono proposte alcune ipotesi interpretative del fenomeno, i cui elementi fondativi possono essere ritrovati sia in alcuni racconti cosmogonici tipici del mondo antico, sia negli studi di linguistica cognitiva degli ultimi decenni.

    • English

      This paper deals with one of the most transversal phenomena in numerous languages, both ancient and modern: the designation of the different parts of a vase with the same lexicon used for the parts of the human body.Focusing on four of the most commonly used modern languages in archaeological bibliography (Italian, English, French and German) and on the two classical languages par excellence (Greek and Latin), the work provides an overview of the lexicon used and the metaphors or rhetorical figures that include the figure of the vase and its parts in the ancient and modern world. In a second moment, case studies are presented, again referring to the ancient and contemporary world: on the one hand, the association of vases with the human body in archaic Greece and the case of the Etruscan canopic vessels; on the other hand, the exceptional examples of the production of anthropomorphic vases or the complete assimilation of some Central African peoples (Yungur, Mafa and Bulahay) between ceramics and the human body in the surface treatment. This article concludes by proposing some interpretative hypotheses of the phenomenon, the basic elements of which can be found both in certain cosmogonic narratives of antiquity and in the studies of cognitive linguistics of recent decades


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