Esiste un ampio dibattito sul trattamento economico dei lavoratori delle piattaforme. Generalmente, i lavoratori sono retribuiti in relazione alle prestazioni eseguite piuttosto che per il tempo trascorso a disposizione dell’impresa.Tuttavia, non sembra che siano state compiutamente spiegate le condizioni che consentono di derogare alla retribuzione oraria quale strumento per assicurarsi la disponibilità del fattore lavoro dove e quando serve, né pare che siano state tracciate delle linee adatte a guidare il legislatore, come anche le organizzazioni delle parti sociali, nell’identificazione dei frangenti interni al rapporto di lavoro da considerare ai fini della determinazione del compenso minimo.
Adottando una prospettiva interdisciplinare e un metodo deduttivo-induttivo, il presente scritto indaga il nesso tra la connettività permanente dei lavoratori, la dimensione temporale del rapporto di lavoro e le pratiche retributive delle piattaforme per fornire alcune indicazioni di policy.
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