Raffaele Guarino, Fiorenzo Martini, Marco Bagliani
Domande come “che cos’è il valore?” e “come si forma?” hanno accompagnato il dibattito dell’economia politica sin dalla sua nascita. Nonostante la sua natura costitutiva, consultando gli oltre 5.700 articoli comparsi sulla rivista “Ecological Economics”, solo otto di questi fanno riferimento alle “teorie del valore”. Il presente contributo vuole ricostruire il dibattito riguardo le teorie del valore con particolare attenzione alle teorie energetiche. L’ipotesi è basata su di un modello di Leontief parzialmente chiuso per includere i settori del consumo privato e del Governo all’interno della matrice delle transazioni. Il paper affronta le problematiche metodologiche legate a queste modifiche dell’analisi input-output tradizionale, propone alcuni miglioramenti (riguardanti gli investimenti lordi) e ne testa la validità con un riferimento empirico all’economia italiana per l’anno 2015. La correlazione emergente tra l’energia incorporata e il valore economico dimostra l’interdipendenza tra gli input energetici e gli output economici. Come sostenuto da Costanza (1980), questo compromette seriamente la possibilità di un reale disaccoppiamento tra loro. D’altra parte, la correlazione risultante suggerisce di prendere in considerazione l’energia-lavoro come fattore produttivo originario. Infine, l’opportunità di estendere il concetto di lavoro in un’accezione fisica offre la possibilità di legare l’approccio classico riguardo il valore con il più recente schema concettuale della World-Ecology..
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