Padova, Italia
Didactics oriented towards intercomprehension between Romance languages prove that, by encouraging specific translation pragmatics, it is possible to achieve a goal: in a Romance language speaking circle, each learner can speak his/her own language knowing that he/she is being understood by interlocutors, especially on topics of common interest. Inspired by these theories that enhance long-standing concepts, we prioritize the pragmatic approach that encompasses both translation perspectives and cultural perspectives as advocated by Raízes do Brasil (Roots of Brazil) in 1936. This pragmatic approach hinges on Americas’ Luso-Hispano-bilingualism as a cornerstone, aiming to foster mutual understanding of a shared concept of Latin America. Four more editions of Raízes do Brasil will continue, with updated data, to ‘speak Portuguese’ until 1969 with both Lusophones/Hispanophones and a range of other theoretical interlocutors. Including Italophones, who will be recognized based on arguments highlighted since the first edition. Insights are presented to investigate evidence showcasing diverse inferential processes, particularly in two groups of readers: Lusophones/Hispanophones and those from other backgrounds. All these readers are encouraged to collaborate in the resemantization of the América Latinaframe while preventing it from being contaminated by authoritarian ideologies originating from Europe. By continuing to ‘speak’ against dictatorships – in a classical Portuguese that any Americas’ Spanish-speaking or Italian-speaking person could deverbalize directly in the act of reading – the essay’s writing/publishing history will coincide with a sufficiently long period of time for the resemantization of the América Latina frame based on the cultural legacies transmitted by Americas’ Luso-Hispano bilingualism to take hold. That incessant reframing of América Latina will be reflected in the 1988 Constituição that would restore democracy to Brazil while laying the groundwork for MercoSul/Sur, whose official languages would obviously be Portuguese and Spanish.
Didattiche orientate all’intercomprensione tra lingue romanze dimostrano che, incoraggiando specifiche pragmatiche traduttive, è possibile raggiungere un obiettivo: in un circuito di parlanti lingue romanze, ogni discente può arrivare a parlare la propria lingua sapendo di essere compreso dagli interlocutori, soprattutto su argomenti di interesse comune. Ispirandoci a queste teorie che valorizzano concetti noti da secoli, riflettiamo su quali pragmatiche, a un tempo traduttive e politico-culturali, Raízes do Brasil abbia incoraggiato nel 1936 prendendo come asse il bilinguismo luso-ispano-americano, per favorire l’intercomprensione su una condividenda idea di América Latina. Altre quattro edizioni di Raízes do Brasil continueranno, con dati aggiornati, a ‘parlare in portoghese’ fino al 1969 sia con lusofoni/ispanofoni sia con una serie di altri teorici interlocutori fra i quali, dagli argomenti evidenziati sin dall’editio princeps, si riconosce l’italofono. Si enunciano pertanto alcuni nuclei di una ricerca sui riscontri che documentano la varietà dei processi inferenziali riconoscibili in due profili di lettori, i lusofoni/ispanofoni e quelli di altri background: lettori invitati a cooperare in quel processo di risemantizzazione del frameAmérica Latina onde evitare che venisse inquinato da ideologie dittatoriali provenienti dall’Europa. Continuando a ‘parlare’ contro le dittature – in un portoghese classico che qualsiasi ispanoamericano e italofono poteva deverbalizzare direttamente nell’atto lettorio – la storia redazionale/editoriale del saggio coinciderà con un tempo sufficientemente lungo affinché la risemantizzazione del frameAmérica Latina basata sui portati culturali veicolati dal bilinguismo luso/ispano-americano si affermasse. Di quell’incessante reframing di América Latina si avrà riscontro nella Constituição del 1988 che restituirà al Brasile la democrazia, ponendo al contempo le basi per il MercoSul/Sur le cui lingue ufficiali saranno ovviamente il portoghese e lo spagnolo.
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