Nápoles, Italia
La produzione dei canzonieri latini nella Napoli aragonese si sviluppò in un quadro di grande complessità culturale tra il latino e le lingue volgari in uso presso la corte. Focalizzando i loro caratteri distintivi, il saggio si propone di realizzarne un’interpretazione coerente col quadro della cultura del loro tempo. La sintesi che emerge dall’indagine mostra come, con l’adesione degli intellettuali al programma della politica aragonese nel momento del suo splendore, i canzonieri erotici esprimessero anche un impegno ideologico nella rappresentazione e nella costruzione dei valori della società: è l’epoca dei canzonieri di Giovanni Pontano e dei suoi coetanei, Elisio Calenzio e Gabriele Altilio. Col cambiare degli equilibri esistenti tra gli intellettuali e il potere politico nella crisi della corona e con l’avvento del Vice Regno spagnolo, essa mostra, poi, come cambi anche il carattere della produzione poetica, che tende a porre in secondo piano l’elemento amoroso, diventando perlopiù encomiastica e celebrativa, e ad allontanarsi dall’impegno in precedenza espresso. In quest’epoca solo due canzonieri, uno di Girolamo Angeriano ed uno di Pomponio Gaurico, sono propriamente amorosi ed esprimono il nuovo modo di vivere l’amore in un mondo in cui l’introspezione e la riflessione si sostituiscono all’impegno ideologico e sociale. I canzonieri erotici di questo periodo così denso di trasformazioni mostrano quanto possa essere stretto il rapporto tra una produzione letteraria di carattere sia pure intimo e la società nella quale essa abbia visto la luce, fornendo, così, una paradigmatica chiave di lettura del loro tempo.
The production of Latin Canzonieri in the Aragonese Kingdom of Naples developed in a context of great cultural complexity that was the interaction of Latin and the vernacular languages used at court. By focusing on the distinctive characteristics of these songbooks, this essay aims to create an interpretation that is coherent with the framework of the culture of their time. The synthesis that emerges from our study shows how, with the adherence of intellectuals to the Aragonese political program in the moment of its splendour, erotic songbooks also expressed an ideological commitment in the representation and construction of society’s values: it is the era of the lyric collections of Giovanni Pontano and his peers, Elisio Calenzio and Gabriele Altilio. With a new balance struck between intellectuals and political power during the crisis of the crown, and with the advent of the Spanish Vice-Kingdom, we see how the character of poetic production also changes, which relegated the amorous to the background, where it becomes mostly laudatory and celebratory, moving away from ideological commitment mentioned above. In this time only two lyric collections, one by Girolamo Angeriano and one by Pomponio Gaurico, are properly amorous, and express the new way of living love in a world where introspection and reflection replace ideological and social commitment. The amorous songbooks of this transformative period show how close the relationship is between literary production, even one of an intimate nature, and the society from which it springs, thus providing a hermeneutic key for understanding the historical period of the Canzoniere itself.
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