Focusing on Petrarch’s years of permanence in Venice (1362-1368) and on the connections he established in the city, this essay sheds light on the circumstances in which the De sui ipsius et multorum ignorantia – headed against four Aristotelians – has been composed, and establishes a more precise dating of this work whilst amending some commonplaces.
To this aim, Petrarch’s correspondance of those years – both extant and reconstructed – with Boccaccio and Donato Albanzani is analysed; moreover, the relationship between these three intellectuals and the physician Guido da Bagnolo, one of Petrarch’s Aristotelian opponents, is assessed.
Focalizzandosi sul periodo di residenza di Petrarca a Venezia (1362-1368) e sui rapporti interpersonali intrecciati dall’umanista nella città lagunare, il contributo getta luce sulle circostanze di composizione del De sui ipsius et multorum ignorantia, diretto contro quattro aristotelici, e fornisce una più precisa cronologia della redazione del libello con la rettifica di alcuni dati. A tale scopo è analizzata la corrispondenza di quel periodo – conservata o ricostruita – tra Petrarca, Boccaccio e Donato Albanzani, dedicatario del De ignorantia, ed è definito il quadro delle relazioni fra le tre personalità e il medico Guido da Bagnolo, uno degli aristotelici avversari di Petrarca.
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