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Jocelyn Herbert e Tony Harrison: parola, scena e maschera nell’Orestea (1981)

    1. [1] University of Milan

      University of Milan

      Milán, Italia

  • Localización: Acme : annali della Facoltà di lettere e filosofia dell'Università degli studi di Milano, ISSN 0001-494X, Vol. 75, Nº. 2, 2022, págs. 293-318
  • Idioma: italiano
  • Enlaces
  • Resumen
    • English

      In 2011, the National Theatre in London celebrated the 30th anniversary of the stage production of Oresteia (Agamemnon, Choefori and Eumenides) with a major exhibition recounting the long process of creation of one of the most famous productions of English theatre of the last forty years; the adaptation and translation of Aeschylus’ Trilogy by the English poet and writer Tony Harrison, directed by Peter Hall (director of the National Theatre from 1973 to 1988) and the sets and masks of Jocelyn Herbert. This exhibition, curated by Cathy Courtney, came seven years after the major exhibition dedicated to the British stage designer entitled Jocelyn Herbert at the National (2004).

      This essay recounts the long creative path that led to the definition not only of an original translation, but also of a particular stage set that included the use of masks for male actors only, created by Herbert, one of Britain’s most famous stage designers. The preparatory materials have been made available online in recent years, thanks to a digitisation project of the National Theatre in collaboration with Google Culture Institute. It is precisely to Herbert’s masks and the various proposals and treatments of the Greek mask in a contemporary key that a final critical contribution is dedicated, which compares them with those of maskmaker and scholar of classical Greek theatre Ferdinando Falossi, as well as the digital video and photographic masks created respectively by Teatrino Giullare and Marzio Emilio Villa.

    • italiano

      Nel 2011 il National Theatre di Londra celebrava il trentesimo anniversario della produzione dell’ Oresteia (Agamennon, Choefori e Eumenides) con una grande mostra che raccontava il lungo processo di creazione di uno degli allestimenti più famosi del teatro inglese degli ultimi quarant’anni; si tratta dell’adattamento e della traduzione della Trilogia di Eschilo a opera del poeta e scrittore inglese Tony Harrison, con la regia di Peter Hall (direttore del Teatro Nazionale dal 1973 al 1988) e le scene e le maschere di Jocelyn Herbert. Questa mostra curata da Cathy Courtney, arrivava sette anni dopo la grande esposizione dedicata alla scenografa inglese intitolata Jocelyn Herbert at the National (2004).

      Il presente saggio racconta il lungo percorso creativo che ha portato alla definizione, oltre che di un’originale traduzione, anche di un particolare allestimento scenico che prevedeva l’uso di maschere per i soli attori uomini, create dalla Herbert, una delle più famose stage designer britanniche. I materiali preparatori sono stati messi a disposizione online negli ultimi anni, grazie a un progetto di digitalizzazione del National Theatre in collaborazione con Google Culture Institute. Proprio alle maschere della Herbert e alle diverse proposte e trattamenti della maschera greca in chiave contemporanea è dedicato un contributo critico finale che le affianca comparativamente sia a quelle del mascheraio e studioso di teatro greco classico Ferdinando Falossi, sia alle maschere video digitali e fotografiche create rispettivamente da Teatrino Giullare e da Marzio Emilio Villa


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