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Mano e viso. La filosofía dell'espressione in Leonardo da Vinci e Marsilio Ficino

  • Autores: Gianluca Cuozzo
  • Localización: Patristica et Mediævalia, ISSN-e 2683-9636, ISSN 0325-2280, Vol. 40, Nº. 2, 2019, págs. 65-92
  • Idioma: español
  • Títulos paralelos:
    • Hand and face The philosophy of expression in Leonardo da Vinci and Marsilio Ficino
  • Enlaces
  • Resumen
    • español

      Il presente saggio si concentra su Marsilio Ficino e Leonardo da Vinci. Entrambi si riferiscono alla produzione umana di artefatti come a un principio di trasformazione che riguarda il mondo, sia da un punto di vista tecnico, sia da un punto di vista estetico. Secondo questa prospettiva, manus e visus diventano i cardini di una antropologia tipicamente rinascimentale, secondo cui l’homo faber ascende a quello statuto divino che riveste un ruolo preminente nel pensiero di Nicola Cusano. Mentre la mano è il principio attivo di trasformazione, il sorriso è il segno di un lavoro ben riuscito. In sintesi, questi due aspetti svelano una spiritualizzazione della realtà, ovvero la perfetta compenetrazione di bellezza e di virtù e verità. Il presente saggio analizza le similitudini tra i due autori, anche in riferimento al ritratto leonardiano di Ginevra de’ Benci (1475-1478 ca.); uno speciale “sermone dipinto”, con il retro del quadro che, alla stregua di un brevissimo trattato filosofico, recita “virtutem forma decorat”, una formula che evoca il Commento al Convito di Marsilio Ficino.

    • English

      The present paper focuses on Marsilio Ficino and Leonardo da Vinci. Both authors describe the human production of artifacts as transformative principles that affect the world from both a technical and an aesthetic viewpoint. In this light, manus and risus become the strongholds of a typically Renaissance anthropology, according to which the homo faber rises to that godlike status which plays a major role in Nicholas of Cusa’s philosophy; while the human hand is the active transformative principle, the smile is the sign of an accomplished work. In sum, these two aspects unveil a process of spiritualization of reality, i.e., the perfect interpenetration of beauty with virtue and truth. This paper will explore the similarities between the two authors also with reference to Leonardo da Vinci’s portrait of Ginevra de’ Benci (1475-1478 ca.), a very special picture sermon, with the back of the table being a concise philosophical treaty that reads “virtutem forma decorat”, a formula which evokes Ficino’s Convivium.


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