The duty to comply with the European Union indications concerning the victim of crime has led our procedural system to provide protection for the latter both in the context of the trial and, more recently, with respect to the reparation of damages, through the introduction of a systematic regulation for restorative justice. Moving from the centrality that the victim’s position has gradually assumed in the criminal justice debate, this paper analyses the relationship between the victim’s rights and due process safeguards, highlighting the issues of balancing opposing interests both in criminal proceedings and in the new restorative procedure.
L’obbligo di conformarsi alle indicazioni eurounitarie relative alla vittima del reato ha spinto il nostro ordinamento processuale a garantire tutela all’offeso dal reato, dapprima sotto il profilo della sua protezione dal e nel processo, più di recente aprendo alla prospettiva della soddisfazione dell’esigenza di riparazione, attraverso l’introduzione di una disciplina organica della giustizia riparativa. Prendendo le mosse dalla centralità che la posizione della vittima ha via via assunto nel discorso sulla giustizia penale, il presente lavoro analizza il rapporto tra diritti della vittima e garanzie del giusto processo, cogliendo i nodi problematici insiti nel bilanciare interessi contrapposti e ciò non soltanto in sede di accertamento penale ma anche in relazione alla nuova procedura riparativa.
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