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Efficienza e deflazione processuale nella riforma dei procedimenti speciali (legge n. 134 del 2021 e d.lg. n. 150 del 2022)

  • Autores: Vania Maffeo
  • Localización: Cassazione penale, ISSN 1125-856X, Vol. 63, Nº. 1, 2023, págs. 32-48
  • Idioma: italiano
  • Texto completo no disponible (Saber más ...)
  • Resumen
    • English

      The author offers a critical reading of the latest law reform of the most important special proceedings, also setting this latest legislative initiative within a process of innovation that for years has been aimed at greater efficiency, especially in terms of speedier proceedings. The changes are generally evaluated positively, although they will most likely not lead in practice to a significant increase in alternatives to the trial as would be useful for the proper functioning of the accusatory system introduced with the 1988 code, which has been revised too often. A critical consideration, in a systemic view, is reserved for the connection between the criminal reward measures, the extension of the penal response, and the need for assessment for most considerable criminal acts. In this perspective, the author argues in support of alternative solutions to the trial, obviously for not particularly serious offences, anticipating them as much as possible with the respect to the current substitute judgement definitions of the trial, which have been tried to establish at advanced phases of the trial.

    • italiano

      L'Autrice propone una lettura critica della recente riforma dei principali riti speciali, collocando anche questo ultimo intervento del legislatore all'interno di un percorso di innovazione che da anni persegue l'obiettivo di una maggiore efficienza, in termini soprattutto di speditezza, del processo. Le modifiche alla disciplina dei riti sono valutate complessivamente in senso favorevole, se pure, con ogni probabilità, non potranno determinare nella prassi giudiziaria quell'incremento delle alternative al dibattimento che sarebbe necessario per un effettivo inveramento del modello accusatorio, ormai troppe volte rimaneggiato, introdotto con il codice del 1988. Una riflessione critica, di respiro sistematico, è riservata al rapporto tra premio, arricchimento della risposta premiale e bisogni dell'accertamento in riguardo ai fatti criminosi di maggiore gravità. In questa prospettiva l'Autrice esprime e argomenta il favore per soluzioni alternative al giudizio, ovviamente per fatti non particolarmente gravi, quanto più anticipate rispetto a definizioni pur esse sostitutive del giudizio ma sperimentate in fasi avanzate del processo


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