Con il contributo l’Autore si ripropone di verificare se le discontinuità relative ai diritti sociali e, in particolare, al sistema di sicurezza sociale occorsi in occasione dell’emergenza pandemica e oggetto di attenzione nell’ambito del PNRR siano di tale portata da imprimere un mutamento di paradigma rispetto al modello di sicurezza previsto dall’ordinamento, muovendolo dall’area dei sistemi di sicurezza sociale lavoristicoprevidenziale a vocazione universale verso quella dei sistemi universali a vocazione lavoristico-previdenziale. Definite sinteticamente le principali caratteristiche e criticità del sistema di sicurezza sociale italiano con riferimento alla tradizionale concezione binaria (previdenza/assistenza), all’adeguatezza delle prestazioni, alla titolarità dei diritti sociali, alla condizionalità e alla sussidiarietà orizzontale, l’Autore approfondisce i contenuti e le dinamiche di sistema dei principali interventi normativi attuati nel quadro del PNRR. Oggetto di specifica attenzione sono: la tutela della salute, la materia previdenziale, la disciplina per l’inclusione e per la parità dei disabili, gli strumenti di contrasto alla povertà e di sostegno al reddito, l’assegno unico universale.
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