La biblioteconomia e la vita quotidiana dei servizi bibliotecari sono entrati in una fase che in termini kuhniani può essere chiamata di “scienza rivoluzionaria” o di “cambio di paradigma”. È un processo che viene da lontano, alimentato dalla crisi irreversibile del modello di public library, su cui la pandemia da Covid-19 ha agito come un potente acceleratore. Per comprendere quello che sta succedendo e per trarne le necessarie conseguenze, non è sufficiente il ricorso agli strumenti della biblioteconomia tradizionale: occorre un approccio fortemente interdisciplinare, un intreccio tra teoria e pratica, una mescola tra biblioteconomia scientifica e letteraria, fenomenologia, metaforologia e perfino fantabiblioteconomia, sorretta da uno sguardo visionario e rigoroso insieme. Di questo progetto si indicano qui alcuni frammenti e il filo che può tenerli insieme: quello di un rapporto temporale e modale tra le categorie di passato, presente e futuro.
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