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Resumen de Contesti tardoantichi di portus (Fiumicino–It): Novità dai C.D. Magazzini traianei

Alessia Contino, Alejandro Quevedo Sánchez

  • English

    This paper presents the finds from a survey carried out inside the so-called Magazzini Traianei at Portus (Fiumicino), and in particular in the corridor facing the dock corresponding to cella 9 and inside the cella. The research project was mainly intended to define the various building phases of the structure of the magazzini; however, it was possible to highlight levels dating between the 4th and 5th centuries AD, linked to the phases when the cella was used for burials. The preliminary study of the pottery offers an initial overview of the goods attested in the area in late antiquity and of the percentage ratio between them, giving an impression of commercial dynamics. In particular, it has been possible to verify the presence of some notable transport containers, such as Keay LII amphorae and similar items, which testify the renewed production of Calabrian-Sicilian wine during the 5th century. The increase in these consumer goods is owing to the crisis in wine-production which affected central-northern Italy and the consequent imposition of the titulus canonicus vinarius upon the regions of Bruttium and Sicily. These late contexts are characterized besides by the presence of Pantellerian Ware, African cooking ware, common ware and terra sigillata. Finally, the presence of Hispanic amphorae Mojón 1, imitating African spatheia, is noted. The overview of the evidence allows us to establish comparisons within the site itself, with finds coming from excavations of the Antemurale (the late city wall) and Early Christian Basilica, and with Ostian and Roman contexts, both as regards the prevalence of transport containers compared with other pottery remains, and in relation to the preponderance of imported materials, within which African pottery stands out.

  • italiano

    Il contributo si propone di presentare i reperti provenienti da un saggio effettuato all’interno dei cosidetti Magazzini Traianei a Portus (Fiumicino) e in particolare nel corridoio prospicente la darsena in corrispondenza della cella 9 e all’interno di essa. L’intervento di ricerca era principalmente volto a definire le diverse fasi edilizie della struttura dei magazzini, è tuttavia stato possibile mettere in luce livelli datati tra il IV e il V secolo d.C., connessi alle fasi di frequentazione a scopo funerario della cella. Lo studio preliminare dei materiali offre un primo panorama delle produzioni attestate nell’area in età tardoantica e del rapporto percentuale intercorrente tra di loro, restituendo un’immagine delle dinamiche commerciali. In particolare è stato possibile verificare la presenza di alcuni contenitori da trasporto degni di nota, come ad esempio le anfore Keay LII e affini, che testimoniano la rinnovata produzione di vino calabro–siculo nel corso del V sec. L'incremento di questi beni di consumo si deve alla crisi della produzione viticola che investì l’Italia centro–settentrionale e alla conseguente imposizione del titulus canonicus vinarius alle regioni del Bruzio e della Sicilia. Tali contesti tardi si caratterizzano inoltre per la presenza di ceramica da fuoco di Pantelleria e di produzioni africane di ceramica da cucina, comune e terra sigillata. Si segnala infine la presenza dell’anfora ispanica Mojón 1, imitazione degli spatheia africani. Il panorama delle attestazioni permette di istituire confronti all’interno del sito stesso, con i reperti provenienti dagli scavi dell’Antemurale e della Basilica Paleocristiana, e con i contesti ostiensi e romani, sia per quanto riguarda la prevalenza dei contenitori da trasporto sul resto del vasellame, che in relazione alla preponderanza del materiale d’importazione, all’interno del quale spicca la ceramica africana.


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