Storia di un sodalizio: sull’amicizia tra Leonardo Sciascia ed Antonio Castelli

• Autores: Giuseppe Saja
• Localización: Quaderns d'italià, ISSN 1135-9730, Nº. 27, 2022 (Ejemplar dedicado a: Sciascia: L'"avvento" della poesia, il fascino delle arti), págs. 71-82
• Idioma: italiano
• Títulos paralelos:
  • History of a fellowship: on the friendship between Leonardo Sciascia and Antonio Castelli
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    Analysing the friendship between Leonardo Sciascia and Antonio Castelli (1923-1988) brings us not only to enlighten a fellowship made of discretion, sensibility and intellectual virtues but also to substantiate another aspect of the many-sided cultural activity of the writer from Racalmuto: that of the talent-scout and appreciator of authors of the past or contemporary to him. Sciascia, more famous than Castelli, author of Gli ombelichi tenui(Lerici, 1962) and Entromondo (Vallecchi, 1967), attributed to him, among his other merits, that of having formalized, in the conciseness of an inspired expression, «Village as cosmos», a vision of the world, an explicit Aleph with which to try to understand realities more complex than those, even if vital and essential, of small urban centres.

  • italiano

    Ripercorrere l’amicizia tra Leonardo Sciascia ed Antonio Castelli (1923-1988) ci porta non solo ad illuminare un sodalizio fatto di discrezione, sensibilità e virtù intellettuali; ma consente anche di sostanziare un altro aspetto della poliedrica attività culturale dello scrittore di Racalmuto: quello dello scopritore e dell’estimatore di autori del passato o a lui contemporanei. Sciascia, scrittore più noto, riconobbe a Castelli, autore de Gli ombelichi tenui (Lerici, 1962) e di Entromondo (Vallecchi, 1967), tra gli altri meriti, quello di aver formalizzato nella concisione di un’ispirata espressione, «Paese come cosmo», una visione del mondo, un esplicito Aleph con il quale tentare di comprendere realtà più complesse rispetto a quelle, pur vitali ed essenziali, dei piccoli centri urbani.