I bibliotecari per ragazzi hanno reagito immediatamente alle chiusure e alle limitazioni imposte dalla pandemia, cercando di mantenere vivo il rapporto con l’utenza, tramite l’offerta di contenuti fruibili online e modalità di prestito compatibili con le normative vigenti. Alla luce dell’esperienze fatte e dei bilanci che ne sono seguiti, si evidenziano positività e criticità dovute all’operare nella contingenza e nell’immediatezza, specie per le biblioteche ragazzi che hanno a che fare con un pubblico che, sia per età sia per disponibilità di supporti, non è coinvolgibile online, se non per mediazione degli adulti di riferimento. La questione centrale che viene sollevata è quella del rapporto tra la biblioteca e i bambini e i ragazzi anche al di là della frequentazione fisica della sede. Alcuni progetti hanno saputo, nei mesi scorsi, legare l’idea della promozione della lettura e della promozione della biblioteca. Gli spunti offerti dai progetti analizzati, due italiani e uno francese, tracciano linee di possibili sperimentazioni.
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