Cosa ci dicono i dati sulla lettura? Come possiamo leggerli e analizzarli davvero a fondo? Come comprendere le spinte che muovono i ragazzi e le ragazze verso la lettura, o che da essa li allontanano, al fine di agire su di esse? È campo biblioteconomico, pedagogico o sociologico? Questo articolo intende ipotizzare una prospettiva da cui analizzare il substrato motivazionale sotteso ai comportamenti di lettura e propone un modello di ricerca psico-biblioteconomica che permetta di monitorare la percezione del libro e della lettura nel suo divenire, fornendo dati utili e metodologie replicabili per la progettazione e pianificazione di campagne di comunicazione e promozione efficaci e in grado di invertire l’attuale trend di abbandono della lettura tardo adolescenziale. Speciale attenzione è riservata all’analisi delle narrazioni adulte, quindi alle rilevazioni di moventi comportamentali anche tra le figure educative e di riferimento prossime (familiari, docenti, personale scolastico) e indirette (rilevazioni sulle motivazioni a leggere o a non farlo tra gli adulti del contesto di riferimento). I risultati di tale analisi possono costituire una base utile di riflessione a bibliotecari, librai, educatori e docenti, sul loro ruolo di facilitatori della lettura in età adolescenziale, un periodo liminale individuato, tramite l’incrocio di dati statistici e di studi neuro-scientifici e socio-antropologici sulla letto-scrittura, come cruciale per la formazione del lettore adulto.
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