I poteri del rappresentante comune degli azionisti di risparmiotra efficienza dell’azione sociale e tutela degli « interessi comuni »

• Autores: Alessandro M. Luciano
• Localización: Banca Borsa Titoli di Credito: rivista di dottrina e giurisprudenza, ISSN 0390-9522, Vol. 75, Nº. 5, 2022
• Idioma: italiano
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• Resumen
  • English

    The paper focuses on some of the many aspects faced by some decisions of the Court of Genoa, on the same case, regarding the powers of the “rappresentante comune degli azionisti di risparmio” (art. 147 t.u.f.). Onone hand, the choice to admit that such a representative can challenge the shareholders’ resolutions even inthe absence of the conditions pursuant to art. 2377, comma 3º, c.c., and to allow that he can only “assistere” and not “intervenire” at the shareholders’ general meeting — with consequent denial of his power to speakand express his opinion on the items on the agenda — is agreeable. On the other hand, the paper criticizes the decision to prevent him from acting in order to request and obtain compensation for the damages causedby the company to the shareholders he represents.

  • italiano

    Lo scritto si sofferma su alcuni dei numerosi aspetti affrontati da alcune sentenze del Tribunale di Genova nella medesima vicenda, con specifico riguardo ai poteri del rappresentante comune degli azionisti di risparmio (art. 147 t.u.f.). Se la scelta di ritenere che siffatto rappresentante possa impugnare le deliberazioni assembleari anche in assenza dei presupposti ex art. 2377, comma 3º, c.c., e di ritenere che questi possa soltanto “assistere” e non “intervenire” alla relativa riunione — con conseguente negazione del suo potere di prendere la parola ed esprimere la propria opinione sui temi all’ordine del giorno — è ritenuta condivisibile, oggetto di critica è, invece, la decisione di impedire al medesimo di richiedere edottenere il risarcimento dei danni cagionati dalla società agli azionisti che rappresenta.