Il contributo, attraverso puntuali riscontri intertestuali, intende per prima cosa dimostrare come l’episodio della Valle delle Donne narrato nella Conclusione della VI giornata del Decameron (§§ 17-37) abbia come fonte portante il mito di Atteone raccontato da Ovidio nel terzo libro delle Metamorfosi (vv. 143-182), ripreso e ribaltato da Boccaccio nell’esito finale. L’articolo ragiona quindi sulle ricadute etiche attivate dal recupero e dal rovesciamento dell’immaginario ovidiano in questa parte del Decameron, su cui si innesta anche una significativa allusione alla Francesca di Dante (Inf. V 129), con riflessioni che coinvolgono la condotta morale dell’onesta brigata e il dialogo dell’autore con i lettori del libro
Unequivocal textual echoes indicate that for the episode of the Valley of Women narrated in the Conclusion of Day VI of the Decameron (§§ 17-37) Boccaccio relies primarily on Actaeon’s myth as related by Ovid in Book III of the Metamorphoses (ll. 143-182), albeit overturning the conclusion. Boccaccio’s use of and radical transformation of Ovid’s story in this section of the Decameron, alongside a significant allusion to Dante’s Francesca (Inf. V 129), defines the author’s portrayal of the moral conduct of the onesta brigata, as well as the author’s dialogue with his readership.
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