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Una redazione sconosciuta del Buccolicum carmen di Giovanni Boccaccio

  • Autores: Angelo Piacentini
  • Localización: Studi sul Boccaccio, ISSN 0585-4997, Nº. 49, 2021, págs. 39-100
  • Idioma: italiano
  • Texto completo no disponible (Saber más ...)
  • Resumen
    • English

      The article aims to analyze an aspect of the textual tradition of the Buccolicum carmen, focusing on a witness, the MS Oxford, Bodleian Library, Bodley 558, copied in Florence by Domenico Silvestri (ca. 1335-1411), a public notary, poet and friend of Boccaccio and of the Florentine chancellor Coluccio Salutati. This is a copy of an earlier and still unknown version of Boccaccio’s eclogues, transcribed by Silvestri when the author was still alive. This codex is a descendent of Boccaccio’s autograph, MS. Florence, Biblioteca Riccardiana, 1232 (copied around 1370), before the number of later corrections and some heavy modifications made by Boccaccio himself. The different versions of the text are compared, trying to explain the reasons of these changes, for example corrections of grammatical mistakes, rectification of prosodic and metrical errors, interventions in the ortography, changes in the rappresentation of the collocutor Damon in the first eclogue.

    • italiano

      L’articolo si propone di analizzare un aspetto della tradizione testuale del Buccolicum carmen, concentrandosi su un testimone, il ms. Oxford, Bodleian Library, Bodley 558, copiato a Firenze da Domenico Silvestri (ca. 1335-1411), notaio, poeta e amico di Boccaccio e del cancelliere fiorentino Coluccio Salutati. Si tratta di una copia derivata da una antica e ancora sconosciuta redazione delle egloghe boccacciane, trascritta da Silvestri vivente l’autore. Il codice discende dall’autografo di Boccaccio, il ms. Firenze, Biblioteca Riccardiana, 1232, copiato attorno al 1370, prima che il Certaldese intervenisse con correzioni e alcune pesanti modifiche del testo. I due assetti redazionali sono messi a confronto, cercando di spiegare le ragioni dei cambiamenti apportati, ad esempio le correzioni a errori grammaticali, la rettifica di errori prosodici o nell’articolazione metrica degli esametri, gli interventi ortografici, la modifica della rappresentazione del collocutore Damone nella prima egloga.


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