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Resumen de Donne alate e metamorfiche mutazioni: femminismo pandemico in due racconti di Levi e Buzzati

Itala Tambasco

  • Nell’alveo della cosiddetta ‘seconda ondata’ del femminismo, che già linguisticamente viene raccontata in termini di diffusione epidemiologica, si inseriscono due racconti di Buzzati e di Levi in cui l’emancipazione muliebre assume i tratti fantastici di una malattia prodigiosa e pericolosamente contagiosa. Posta a conclusione della ‘sfortunata’ raccolta Le notti difficili, “La moglie con le ali” è una delle rare incursioni nel femminile in cui Buzzati manifesti una complice e sarcastica insofferenza verso i prototipi matrimoniali della società contemporanea. Le ali che spuntano sulla schiena della giovane e bellissima moglie del conte Giorgio Venanzi, terrorizzato dall’idea di uno scandalo, le concedono una evasione, seppur momentanea, dalla quotidiana e routinaria vita coniugale a cui si consegna giovanissima. Il prodigio del volo è misteriosamente concesso, in circostanze molto simili, anche a Isabella, protagonista leviana de “La grande mutazione”, scrupolosamente ispezionata da un medico che ne rileva il rischio di alta contagiosità. Superata la vergogna iniziale, la piccola donna assapora a pieno i vantaggi della libertà che misteriosamente le viene concessa e finisce per uscire allo scoperto. L’evento è vissuto con mortificazione e vergogna dal padre che, contagiato insieme al medico e ad altri compagni di classe, opterà per l’amputazione.


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