In questo testo si propone una riflessione sul diverso significato che, nella teoria del diritto di Hobbes, rivestono la paura e il terrore. In particolare, si suggerisce di cogliere nel passaggio dalla paura al terrore una chiave di comprensione, dal punto di vista normativo e non etico, del carattere essenziale dell’elemento coattivo per l’esserci dell’esperienza giuridica. Ed è proprio per poter precisare, nell’ambito del pensiero hobbesiano, i termini entro i quali andrebbe intesa la portata della sanzione rispetto tanto all’efficacia quanto all’esistenza dell’ordinamento giuridico, che il testo ricostruisce, per grandi linee, il percorso di riflessione antropologico-giuridica che Hobbes conduce a partire dalla passione della paura.
The paper deals with the different meaning of fear and terror within Thomas Hobbes’ legal theory. In particular, the main thesis of the paper is that the passage from fear to terror represents a key reading to grasp, from a normative point of view, the essential role of coercion for the existence of the legal experience. Therefore, in order to define the scope of the sanction in relation to both efficacy and existence of the legal order, the paper presents a general recognition of the anthropological-legal path that Hobbes follows starting from the passion of the fear.
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