Resumen de Qualche riflessione su una costituzione di Giustiniano ad commodum propositi operis pertinens
- English
Author dwells on the Justinian constitution reported in C. 3.28.35, not wrongly considered in the doctrine among those issued by Justinian to resolve classical controversies and which the Commissioners in charge of drafting the Digest had deemed it appropriate to refer back to the emperor. Among these differences there is also that relating to the case of a possible informal agreement between the deceased and the son, with which the latter had undertaken not to bring a lawsuit against the will of the father. In this regard, the emperor follows Papinian’s opinion, according to which the pact of renunciation could not harm the right of the children to the fourth pars, just as the libera testamenti factio could not harm the right of the patrons to the pars debita. And this on the basis of the principle, once again enunciated by Papiniano, according to which «ius publicum privatorum pactis mutari non potest».
- italiano
L’autrice si sofferma sulla costituzione giustinianea riportata in C. 3.28.35, non a torto considerata in dottrina tra quelle emanate da Giustiniano per risolvere controversie classiche e che i Commissari preposti alla compilazione dei Digesta avevano ritenuto opportuno deferire all’Imperatore. Tra queste divergenze risulta anche quella riguardante il caso di un eventuale accordo informale intercorso tra de cuius e figlio, con cui quest’ultimo si impegnava a non esperire la querela contro il testamento del padre. Al riguardo l’imperatore segue l’opinione di Papiniano, secondo cui il patto rinunciativo non poteva intaccare il diritto dei figli alla quarta pars, così come la libera testamenti factio non poteva intaccare il diritto dei patroni alla pars debita. E ciò sulla base del principio, enunciato sempre da Papiniano, secondo cui «ius publicum privatorum pactis mutari non potest».
