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Interessi degli amministratori, operazioni con parti correlate e business judgment rule: brevi riflessioni a margine della giurisprudenza

  • Autores: Chiara Picciau
  • Localización: Banca Borsa Titoli di Credito: rivista di dottrina e giurisprudenza, ISSN 0390-9522, Vol. 75, Nº. 4, 2022
  • Idioma: italiano
  • Texto completo no disponible (Saber más ...)
  • Resumen
    • English

      This contribution moves from the decision of the Tribunal of Brescia of 11 September 2020 to examine: (i) the relationship between directors’ duty to act on an informed basis and the rules governing directors’ interested transactions as well as related party transactions, with specific regard to the latter’s procedural fairness; and (ii) the standard of review of the board of directors’ decisions concerning related party transactions in case the corporation has adopted specific procedures for their approval.

      It argues that the existence of interfering or conflicting interests in the approval of related party transactions not only has important consequences on the content of directors’ duties, including the duty to act on aninformed basis and the duty to prevent or minimize the negative consequences that might derive fromharmful acts or facts that directors have or might have had knowledge of, but also determines, if the adoptedprocedures are not actually able to sterilize the impact of such interfering or conflicting interests, the applicability of a more stringent standard of review of directors’ conduct than the business judgment rule, which instead focuses on the transaction substantial fairness.

      The contribution traces that parameter back to the efficiency of the transaction or the exchange, arguing that a transaction is substantively fair, even when it involves related parties, if its price was lower or equal to the valuation of the buyer and higher or equal to the valuation of the seller, provided that such idiosyncratic valuations of the transaction are justifiable in an ex-ante perspective and traceable during the proce

    • italiano

      Il contributo si propone, a commento della pronuncia del Tribunale di Brescia dell’11 settembre 2020, di esaminare, da un lato, il rapporto tra il dovere degli amministratori di agire in maniera informata e la disciplina in materia di interessi degli amministratori e di operazioni con parti correlate, con specificoriferimento al profilo della correttezza procedurale di queste ultime, nonché, dall’altro lato, le conseguenze dell’adozione di particolari presidi procedurali per l’approvazione delle operazioni con parti correlate in punto di definizione dello standard of review della condotta dell’organo di gestione.

      Si evidenzia che la presenza di interferenze o di conflitti di interesse nelle operazioni con parti correlate è in grado non solo di avere importanti ricadute quanto al contenuto di alcuni obblighi specifici degli amministratori, come quello di agire in maniera informata o quello di prevenire o limitare le conseguenze pregiudizievoli per la società di fatti dannosi di cui essi abbiano o possano aver avuto conoscenza, ma anche di determinare, in assenza di procedure effettivamente idonee a sterilizzarne gli effetti, un sindacatogiudiziale più stringente rispetto a quello discendente dall’applicazione della business judgment rule, avente ad oggetto la correttezza sostanziale dell’operazione.

      Il contributo propone di ricondurre tale requisito all’efficienza dell’operazione o dello scambio, di modotale che possa considerarsi sostanzialmente corretta l’operazione conclusa, anche tra parti correlate, a unprezzo inferiore o uguale alla valutazione dell’operazione effettuata dall’acquirente e superiore o uguale alla valutazione effettuata dall’alienante, sempre che tali valutazioni idiosincratiche delle parti sianogiustificabili in un’ottica ex ante e siano tracciabili nel corso della procedura.

      dure.


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