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Illecito amministrativo punitivo e diritto al silenzio: una pronuncia (non del tutto) a rime obbligate

  • Autores: Roberto Compostella
  • Localización: Banca Borsa Titoli di Credito: rivista di dottrina e giurisprudenza, ISSN 0390-9522, Vol. 75, Nº. 4, 2022
  • Idioma: italiano
  • Texto completo no disponible (Saber más ...)
  • Resumen
    • italiano

      Il presente lavoro si pone l’obbiettivo di analizzare la sentenza n. 84, pronunciata il 13 aprile 2021 dalla Corte Costituzionale, con la quale è stato esteso il principio del nemo tenetur se detegere, tradizionalmente riservato all’ambito dei procedimenti penali, anche ai procedimenti amministrativi a carattere punitivo, contribuendo così a portare avanti il processo di estensione delle garanzie (di matrice sovranazionale) dai procedimenti penali ai procedimenti amministrativi punitivi. La pronuncia merita particolare attenzione anche perché, sia pur in via solo incidentale, pare aprire la strada ad un’interpretazione più lata del dirittoal silenzio, interpretato alla stregua di un principio informatore dei rapporti tra cittadino ed amministrazione, potenzialmente applicabile in tutti i casi in cui vengano in gioco possibili (futuri) profili di responsabilità penale.

    • English

      The underlying work’s purpose is to analyze the judgment no. 84 issued on April 14 2021 by the Corte Costituzionale, that expanded the tenet nemo tenetur se detergere to administrative proceedings that are punitive in nature. The Corte Costituzionale’s ruling is relevant because it contributed to lay the foundation that extended the protections normally reserved to the criminal trial to administrative proceedings.

      Finally, the ruling is relevant because it brings about a new intepretation of the right to remain silent in the administrative proceedings that arises when there may be criminal implications.


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