Maria Pompeiana Iarossi, Daniela Oreni, Daniele Giovanni Papi
Il processo di elaborazione di un codice grafico, non solo come linguaggio univoco, ma come forma propria della conoscenza in architettura, ha accompagnato lo sviluppo storico, costituendosi come lo strumento per l’approccio critico al progetto alle diverse scale e nelle sue diverse declinazioni: dalla pianificazione al design, dalla conservazione dell’Heritage fino alla progettazione del nuovo. Cuore del disegno tradizionale dell’architettura, la linea risulta oggi defraudata del suo ruolo nella rappresentazione, soppiantata da superfici e immagini. Ma se la linea era il risultato di un lavoro critico di analisi e sintesi della realtà osservata e misurata, altrettanto non si può sempre dire per altre forme di rappresentazione, realizzate in maniera automatica o semi-automatica. È quindi sull’indispensabile fase di verifica critica del gesto del disegnare che si deve riconcentrare l’attenzione, per fare in modo che il modello digitale dell’esistente possa essere uno strumento di ...
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