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Il traffico di beni culturali: un caso studio delle distorsioni e dei limiti nel contrasto ai traffici illeciti

    1. [1] University of Palermo

      University of Palermo

      Palermo, Italia

  • Localización: Rivista italiana di diritto e procedura penale, ISSN 0557-1391, Nº 3, 2021, págs. 975-1021
  • Idioma: italiano
  • Títulos paralelos:
    • Trafficking of Cultural Property: A Case Study concerning the Limits and Perversions in the Battle against Illegal Trades
  • Texto completo no disponible (Saber más ...)
  • Resumen
    • italiano

      La normativa penale italiana di contrasto al traffico di beni culturali presenta ad oggi diversi profili di criticità, a fronte del prosperare del fenomeno delittuoso e dell'indiscutibile rilievo costituzionale del bene protetto. La revisione della disciplina, per quanto necessaria, non può però assumere i contenuti della proposta di riforma attualmente pendente in Senato. Infatti, questa, come accade nel caso degli altri commerci illegali, risente eccessivamente dell'influenza della normativa in tema di organizzazioni criminali, presentandosi come una mera appendice della stessa. L'A. in questo contributo, dopo aver ricostruito la disciplina penale di riferimento, evidenzia piuttosto l'esigenza di valorizzare una politica legislativa capace di fronteggiare il fenomeno criminale in questione al di fuori del classico schema di contrasto alla criminalità organizzata, integrando l'azione del diritto penale con gli altri strumenti deterrenti a disposizione dell'ordinamento.

    • English

      Trafficking of cultural heritage is a flourishing criminal phenomenon concerning assets of constitutional value. However, the relevant Italian criminal legislation appears to be inadequate to deal with it. Though necessary, a revision of the legislation cannot take the form of the proposal currently pending before the Senate. This reform proposal, indeed, is excessively influenced by the legislation on organized crime and is merely an appendix to it. After reconstructing the relevant criminal provisions, the Author argues for the need to promote a criminal policy against trafficking of cultural property that does not rely on the classical scheme of combating organized crime and in which the action of criminal law could be supplemented by other available dissuasive instruments.


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