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Nuove tecnologie e "nuova" sicurezza delle città

  • Autores: Maria Bianca Armiento
  • Localización: Studi parlamentari e di politica costituzionale, ISSN 0303-9714, Nº. 209, 2021, págs. 95-119
  • Idioma: italiano
  • Títulos paralelos:
    • New technologies and "new" city security
  • Texto completo no disponible (Saber más ...)
  • Resumen
    • English

      The law-decree February 20, 2017 no. 14, in modifying the current structure of city security, seems to have incentivized the use of new technologies, starting with video surveillance. In addition to this tool, much more sophisticated artificial intelligence systems such as predictive policing or apps or even facial recognition are now being used at the local level. The multiple perspectives offered by these technologies, however, leave room for numerous problematic profiles that risk undermining the effectiveness of the police function, some of the underlying purposes of law-decree no. 14/2017, as well as trust in the public authorities that should promote urban security. The analysis discusses how the Proposal for a European Regulation on Artificial Intelligence, which is also focused on the use of these high-risk technologies within the law enforcement, contains provisions that may rebuild the relationship of trust between citizens and public institutions.

    • italiano

      Il decreto-legge 20 febbraio 2017 n. 14, nel modificare l’assetto attuale della sicurezza delle città, sembra aver incentivato il ricorso alle nuove tecnologie, a partire dalla videosorveglianza. Oltre a questo strumento, si affermano a livello locale sistemi di intelligenza artificiale molto più sofisticati come la polizia predittiva oppure app o ancora il riconoscimento facciale. Le molteplici prospettive offerte da queste tecnologie lasciano però spazio a numerosi profili problematici che rischiano di minare l’effettività della funzione di polizia, alcune delle finalità sottese al d.l. n. 14/2017, nonché la fiducia nei pubblici poteri che dovrebbero promuovere la sicurezza urbana. L’analisi si concentra su come la recente proposta di regolamento europeo sull’Intelligenza Artificiale, che dedica particolare attenzione all’uso di queste tecnologie, considerate ad alto rischio, nell’ambito delle c.d. attività di contrasto, contenga previsioni che possono ricostruire il rapporto di fiducia tra cittadini e istituzioni pubbliche.


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