Ayuda
Ir al contenido

Dialnet


Resumen de Il problema della rilevanza penale della coltivazione di piante da stupefacenti tra offensività e ragionevolezza

Fernanda Serraino

  • English

    The issue of criminal liability for growing narcotic plants can be seen as an interesting opportunity to evaluate the interaction, on an interpretative level, between the principles of harmfulness and reasonableness, to be understood as a criterion for balancing conflicting values. The Author examines two opposite interpretation pathways followed by the case law to exclude criminal liability for the so-called small “domestic” growing of narcotic plants. The first pathway consisted in challenging the constitutional legitimacy of Article 75 of Italian Presidential Decree n. 309/1990 because it doesn’t include, among administrative offences, the minimal growing of narcotic plants for personal use. The second pathway consisted in excluding any criminal liability because of the actual lack of harmfulness of any individual case of small cultivations. Upon providing a brief overview of the case-law evolution on this topic, the Author critically analyzes the judgment rendered by the Italian Supreme Court ruling in chambers n. 12348 of 19 December 2019, which excluded any criminal liability, because of lack of typicality, for small “domestic” cultivations, using rudimentary techniques and involving a small number of plants to obtain a very modest quantity of active substance.

  • italiano

    Il problema della rilevanza penale della coltivazione di piante da stupefacenti rappresenta un interessante banco di prova per vagliare il modo di fare interagire tra loro in sede interpretativo-applicativa offensività e ragionevolezza, intesa come criterio di bilanciamento tra valori confliggenti. L’autore prende in esame la fattispecie di coltivazione c.d. domestica di piante stupefacenti e analizza i due percorsi interpretativi seguiti dalla giurisprudenza per escluderne la punibilità. La prima strada è stata quella di sollevare questione di legittimità costituzionale dell’art. 75 del d.P.R. 309/1990 nella parte in cui non include tra le condotte assoggettabili alla sola sanzione amministrativa anche la coltivazione minimale destinata all’autoconsumo. La seconda strada è stata quella di affermarne la non punibilità in ragione della inoffensività in concreto delle singole ipotesi di coltivazione di modeste dimensioni. Dopo un sintetico excursus sull’evoluzione giurisprudenziale sul tema, viene esaminata in chiave critica la sentenza delle Sezioni Unite del 19 dicembre 2019 n. 12348 che ha escluso la rilevanza penale, per mancanza di tipicità, della coltivazione svolta in forma domestica, utilizzando tecniche rudimentali e uno scarso numero di piante da cui ricavare un modestissimo quantitativo di principio attivo.


Fundación Dialnet

Dialnet Plus

  • Más información sobre Dialnet Plus