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Legacies of Greed and Liberality: Angevin Rulers in Dante and Boccaccio

  • Autores: Kristina Marie Olson
  • Localización: Studi sul Boccaccio, ISSN 0585-4997, Nº. 47, 2019, págs. 181-202
  • Idioma: italiano
  • Texto completo no disponible (Saber más ...)
  • Resumen
    • English

      Boccaccio combined political and economic discourse – one that remembers rulers for their acts of greed or liberality – in his fictional biographies of Angevin rulers in Naples. This essay explores how this historiographical mode takes inspiration from the works of Dante, including the Commedia, the Trattatello, and, perhaps most importantly, the Monarchia, despite the temporal and political differences between himself and his greatest Florentine predecessor. By examining the figures of Charles I, his son Charles II, and Robert I, King of Naples, one can observe how Boccaccio sublimates these differences from Dante as he develops an ethical language around governance. Boccaccio responds closely to the Florentine poet’s presentation of these individuals in the Commedia, indicating possible contradictions in Dante’s accounts. To put it simply, Boccaccio’s revisions of Dante’s political history are nuanced and innovative, conflating ethics, economics, politics, and the lives of poets – similar to how Boccaccio related to the Mezzogiorno in his own life, as a symptom of the larger geopolitical situation of Florence vs Naples.

    • italiano

      Nelle biografie dei sovrani angioini – ricordati per le loro azioni avide o liberali – Boccaccio unisce il discorso politico a quello economico. In questo saggio analizziamo come questo metodo storiografico si ispiri al Dante della Commedia, del Trattello e, soprattutto, della Monarchia nonostante vi sia una chiara distanza cronologica e ideologica con l’illustre modello fiorentino. Esaminando le figure di Carlo I, Carlo II e di Roberto I, dimostriamo come Boccaccio sia abile a stemperare le differenze con Dante e a sviluppare una propria analisi etica dell’azione di governo. Inoltre l’autore non si limita a riprendere da vicino la rappresentazione delle figure politiche fatta da Dante nella Commedia, ma ne indica anche le eventuali contraddizioni. Le revisioni della storia politica dantesca sono sottili ma innovative in quanto considerano anche l’etica, l’economia e la vita stessa dei poeti. Un metodo storiografico che Boccaccio apprese relazionandosi con l’ambiente napoletano e che utilizzò per meglio comprendere il contesto geopolitico tra Firenze e Napoli


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