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Resumen de Giovanni Boccaccio and Ventura Monachi

Leah Faibisoff, William Robins

  • italiano

    L’amicizia fra Giovanni Boccaccio appena tornato da Napoli nel 1340-1341 e Ventura Monachi già cancelliere di Firenze, è stata prima ipotizzata da Vittore Branca e successivamente confermata da vari studiosi. L’idea che Boccaccio e Monachi si conoscessero è sicuramente plausibile ma non è testimoniata da alcun testo o documento. In questo saggio si mette in rilievo, in un brano dell’Elegia di Madonna Fiammetta, la ripresa testuale/tematica di un sonetto scritto da Ventura Monachi e circolante nell’ambito fiorentino come l’inizio di una tenzone con Giovanni Frescobaldi e Cecco d’Ascoli: Giovanni, i’ son condotto in terra acquatica. Questa risonanza conferma e rafforza la rilevanza della poesia di Monachi nel contesto letterario fiorentino in cui Boccaccio si trovava dopo il suo ritorno a Firenze, e costituisce un elemento fondamentale per l’approfondimento della relazione interpersonale tra Boccaccio e Monachi

  • English

    The friendship between Giovanni Boccaccio on his return to Florence in 1340-1341, and Ventura Monachi, then chancellor of Florence, was first suggested by Vittore Branca and has been repeated by several scholars reliant upon his authority. Although certainly plausible, the acquaintance is nowhere supported by textual or documentary evidence. In this note, we draw attention to a passage in Boccaccio’s Elegia di Madonna Fiammetta where he seems to be indebted to one of Monachi’s widely-circulating sonnets, Giovanni, i’ son condotto in terra acquatica. This resonance suggests that Monachi’s poetry was part of the Florentine literary scene into which Boccaccio was cast upon his return from Naples and offers some first steps toward a deeper understanding of their relationship.


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