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La nuova “composizione negoziata” alla luce della direttiva “insolvency”. Linee evolutive (extracodicistiche) dell'ordinamento concorsuale italiano

  • Autores: Vittorio Minervini
  • Localización: Diritto fallimentare e delle società commerciali, ISSN 0391-5239, Vol. 97, Nº. 2, 2022, págs. 251-281
  • Idioma: italiano
  • Títulos paralelos:
    • The new “negotiated settlement” in light of the “insolvency” directive: (extra ordinem) evolutionary lines of the italian bankruptcy system
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  • Resumen
    • English

      The article intends to analyse the new "negotiated settlement" introduced by D.L. n. 118/2021. In spite of its “technical form” (being an emergency decree), the Pagni Decree seems to be firmly based on findings that (not just in Europe) had begun establishing themselves well before the pandemic and which, at a euro-unitary level, had culminated in the adoption of the Insolvency Directive. Capitalizing on concepts that had already been at the centre of the scientific debate, and already placing itself in the perspective of the transposition of the Directive, the "negotiated settlement" seems destined not only to mark a "change of pace" in the pandemic emergency management, but also to start laying the foundations for what seems to be a deeper and more lasting "change of culture" vis-à-vis the insolvency proceedings. In this sense, the article sketches some quick considerations on the evolutive lines of bankruptcy law that seem to emerge from the main features of the new “negotiated settlement”, focusing in particular on the preference for negotiated solutions at the request of the party and on the "earliest" warning; on the concept of “widespread insolvency” and on that, strictly related (and indeed increasingly central) of “recoverability”, also in the light of the Euro-unitary principles on competition law and State aids; on the advancing objectification of business crisis law; on the increasing attention towards the so called "other" interests; on the primacy of the business rescue culture; on the importance of the paradigms of good faith, fairness and solidarity

    • italiano

      L’articolo si propone di analizzare la nuova “composizione negoziata” introdotta dal D.L. n. 118/2021. Nonostante la “forma tecnica” dell’intervento d’urgenza, il Decreto Pagni sembra poggiare solidamente su una riflessione dottrinaria, non solo europea, avviata ben prima della pandemia e che a livello unionale è culminata nell’approvazione della Direttiva “Insolvency”. Capitalizzando concetti che erano stati già al centro del dibattito scientifico e ponendosi già nella prospettiva del recepimento della Direttiva, la composizione negoziata sembra segnare non già un semplice “cambio di passo” nella gestione dell’emergenza pandemica, iniziando piuttosto a gettare le fondamenta di quello che appare un più profondo e duraturo “cambio di cultura” nella visione delle discipline concorsuali. In quest’ottica, l’articolo svolge alcune rapide considerazioni in merito alle linee evolutive del diritto della crisi d’impresa che sembrano scorgersi, in nuce, nei tratti salienti del nuovo istituto, soffermandosi in particolare sulla preferenza verso soluzioni di tipo negoziale ad istanza di parte e sull’emersione “precocissima” della crisi; sul concetto di insolvenza diffusa e su quello connesso – invero sempre più centrale – di “risanabilità”, anche in base ai princìpi euro-unitari sul diritto della concorrenza e sugli aiuti di Stato; sulla progressiva “oggettivizzazione” del diritto della crisi d’impresa; sulla crescente considerazione dei c.d. interessi “altri”; sul primato della business rescue culture; sul rilievo dei paradigmi di buona fede, correttezza e solidarietà.


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