Nel contributo, sulla scorta di indicazioni ricavabili da studi di Emilio Pasquini, si sostiene la probabilità di una pubblicazione della “Vita nova” nel 1296. Viene poi analizzato il ‘frame’ narrativo del ‘libello’, che – rileva l’A. – trova un fulcro nella precisa data di morte di Beatrice. Anche per questo risulta molto plausibile – secondo Casadei – che gli eventi successivi siano racchiusi in un periodo inferiore ai due anni.
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