Settler colonialism has long been at the center of the Palestine Liberation Organization's understanding of Zionism, providing the theoretical basis for the proposal of a unitary, democratic and non-sectarian state in historic Palestine. The Oslo Accords reversed this trend, promoting a discourse centered on conflict resolution, coexistence and the "two people-two states" solution. The recent consolidation of Settler Colonial Studies as an academic field, led to a powerful resurgence of settler colonialism as the interpretive framework for understanding Zionism and decolonization as the solution to the Palestine question.
L'analisi del sionismo come colonialismo di insediamento è stato a lungo il quadro ideologico di riferimento dell'Organizzazione per la Liberazione della Palestina e la base teorica per l'elaborazione della proposta di Stato unitario, democratico e non confessionale nella Palestina storica. L'era degli Accordi di Oslo ha invertito questa tendenza, promuovendo un discorso incentrato sulla retorica del conflitto, della coesistenza e della soluzione "due popoli-due stati". Recentemente, grazie al consolidamento in ambito accademico dei Settler Colonial Studies si è posto di nuovo al centro del dibattito il colonialismo di insediamento come paradigma per comprendere il sionismo e la decolonizzazione come soluzione alla questione palestinese.
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