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L’archivio del convento di Bonaria (Cagliari) della Mercede, ordine religioso presente in tutta l’America Latina sin dal Cinquecento: Il legame speciale tra Bonaria e Buenos Aires

  • Autores: Roberto Porrà, Luciana Soggiu
  • Localización: Ammentu: Bollettino Storico e Archivistico del Mediterraneo e delle Americhe, ISSN 2240-7596, Nº. 18 (enero-junio), 2021 (Ejemplar dedicado a: Atti del IV Convegno Internazionale del Centro Studi SEA nel 20° anniversario della fondazione 1998-2018), págs. 25-38
  • Idioma: italiano
  • Títulos paralelos:
    • The archive of the convent of Bonaria (Cagliari) of Mercede, a religious order present throughout Latin America since the 16th Century: The special bond between Bonaria and Buenos Aires
  • Enlaces
  • Resumen
    • italiano

      A Cagliari, presso il convento di Bonaria dell’Ordine Mercedario, negli ampi locali destinati a biblioteca, che custodisce un notevole e antico fondo librario, è anche conservato l’archivio storico di tale istituto religioso regolare. Benché la presenza dei frati biancovestiti seguaci di San Pietro Nolasco a Cagliari sia stata stabile almeno dall’inizio del Quattrocento, l’estremo cronologico più remoto dei documenti conservati nel complesso archivistico religiosoattualmente non oltrepassa il 1554. Il motivo di questa situazione consiste nelle stesse vicende storiche che ha attraversato l’Ordine in Sardegna. In particolare un periodo di grave crisi dell’istituzione religiosa fu rappresentato da quello immediatamente successivo al 1866, anno in cui furono emanate le cosiddette leggi eversive che portarono nell’intero Regno d’Italia alla chiusura di tutti i monasteri e conventi maschili e femminili. Ovviamente a tale sorte non sfuggì neppure il cenobio mercedario di Bonaria, benché fosse molto amato dai fedeli in quanto nel santuario annesso era oggetto di intensa venerazione il bellissimo e miracoloso simulacro mariano, meta di ininterrotto pellegrinaggio da tutta la Sardegna e degli uomini di mare. In queste circostanze ebbe un ruolo straordinario un frate, P. Francesco Sulis, religioso di grande cultura teologica e storica. Egli infatti aveva l’incarico di curare la biblioteca e l’archivio dell’Ordine e riuscì a salvare buona parte della biblioteca e tutto l’archivio, composto in particolare da un importante fondo pergamenaceo a partire dal 1333, portandoli con sé presso la Curia arcidiocesana di Cagliari dove fu chiamato dall’allora arcivescovo Giovanni Balma a fungere da suo segretario. Un anno dopo la morte di Balma, nel 1882 Sulis fu destinato a Roma dove si ricostituiva l’Ordine Mercedario ad opera del nuovo maestro generale il frate cileno Pietro Armengaudio Valenzuela. Ancora una volta il Sulis portò con sé nella capitale l’archivio del convento di Bonaria. Nel 1894 il frate morì e una parte dell’archivio storico, tranne le pergamene, rimaste a Roma, fu riportata a Cagliari, nel convento di Bonaria, in cui grazie alla volontà del Valenzuela si era di nuovo formata una comunità religiosa regolare, formata per lo più da frati italiani provenienti dalla penisola. Ed a questa parte dell’archivio che i relatori si sono dedicati in questi anni, ordinandola e inventariandola. Verranno illustrati tali lavori e segnatamente verranno messi in luce i rapporti dei frati in Sardegna con i confratellisudamericani, in particolare argentini uniti dalla comune devozione a N. S. di Bonaria, che diede origine al nome della capitale, Buenos Aires, dell’importante e vasto stato federale dell’America Latina, meta di numerosi emigrati italiani e sardi in specie. Parole chiave Archivio del Convento di Bonaria a Cagliari dell’Ordine della Mercede, Ordinereligioso dei Mercedari in Sardegna e in America Latina, il legame tra N.S. di Bonaria e Buenos Aires.

    • English

      In Cagliari, at the convent of Bonaria Mercedarian Order, in the large rooms used as a library, which houses a considerable and ancient library, is also preserved the historical archive of this religious institute. Although the presence of the Biancovestiti friars followers of Saint Peter Nolasco in Cagliari has been stable at least since the beginning of the fifteenth century, the most remote chronological end of the documents preserved in the religious archive complex does not go beyond 1554. The reason for this situation lies in the same historical events that crossed the Order in Sardinia. In particular, a period of serious crisis of the religious institution was represented by that immediately after 1866, year in which the so-called subversive laws were enacted that led to the entire Kingdom of Italy to the closure of all male and female monasteries and convents. Obviously this fate did not escape even the Mercedarian cenobium of Bonaria, although he was much loved by the faithful because in the adjoining sanctuary was the object of intense veneration the beautiful and miraculous Marian simulacrum, destination of uninterrupted pilgrimage from all over Sardinia and the seafarers. In these circumstances an extraordinary role was played by a friar, Fr. Francesco Sulis, a religious of great theological and historical culture. He was in charge of the library and the archive of the Order and managed to save a large part of the library and the entire archive, consisting in particular of an important parchment from 1333, taking them with him to the archdiocesan Curia of Cagliari where he was called by the then archbishop Giovanni Balma to serve as his secretary. A year after the death of Balma, in 1882 Sulis was sent to Rome where the Mercedarian Order was reconstituted by the new master general the Chilean friar Pietro Armengaudio Valenzuela. Once again, Sulis brought the archive of the convent of Bonaria with him to the capital. In 1894 the friar died and a part of the historical archive, except the parchments, remained in Rome, was brought back to Cagliari, in the convent of Bonaria, in which thanks to the will of Valenzuela had again formed a regular religious community, formed mostly by Italian friars from the peninsula. And this part of the archive that the speakers have dedicated in recent years, ordering and inventing it. These works will be illustrated and in particular the relationship of the friars in Sardinia with their South American confreres, in particular Argentinians united by their common devotion to Our Lady of Bonaria, which gave rise to the name of the capital, Buenos Aires, of the important and vast federal state of Latin America, destination of many Italian and Sardinian emigrants in particular.


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