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Resumen de Self-Translation as Transcultural Re-Inscription of Identity in Dôre Michelut and Gianna Patriarca

Deborah Saidero

  • The reliance on self-translation and plurilingual experimentation in theworks of Italian-Canadian poets Dôre Michelut and Gianna Patriarca offers a particularly interesting case study in this respect, since both writers employ aheteroglossic mixing of languages and cultural heritages to bridge their various selves, both past and present. My aim here is to investigate how such a transcultural conversation is enacted in the bilingual texts written by Michelut and Patriarca. In particular, by analysing some of the formal, linguistic and cultural differences between the parallel versions, I wish to show how both texts are mutually aware of each other and are differing, but complementary, expressions of the poetic persona’s voices.L’autotraduzione come autoiscrizione transculturale: Dore Michelut e Gianna Patriarcall ricorso all’autotraduzione e alla sperimentazione plurilingue nelle opere delle poetesse italo-canadesi Dôre Michelut e Gianna Patriarca offre un caso di studio particolarmente interessante in questo senso, poiché entrambi le autrici utilizzano mescolanze eteroglosse di lingue e di patrimoni culturali per collegare i loro vari sé, tra passato e presente. Il mio scopo è indagare come una tale transculturale conversazione si svolge nei testi bilingue scritti da Michelut e da Patriarca. In particolare, analizzando alcuni aspetti formali, linguistici e culturali differenze tra le versioni parallele, vorrei mostrare come sono entrambi i testi reciprocamente consapevoli l'uno dell'altro e sono espressioni diverse, ma complementari delle voci della persona poetica.


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