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Resumen de Un filoaustriaco nella corte borbónica di Napoli: Antonio Pignatelli Aymerich, Marquese di San Vicente e príncipe di Belmonte (1722-1794).

Elena Papagna

  • italiano

    I Il saggio prospetta alcune considerazioni sull’allineamento internazionale del Regno di Napoli nel XVIII secolo e sulla graduale apertura realizzata nei confronti dell’Austria dopo la drammatica rottura del 1734, quando Carlo di Borbone pose fine alla dominazione asburgica nel Mezzogiorno e si impadronì del trono meridionale. Attraverso un particolare caso di studio, indaga le reazioni ai mutamenti dinastici elaborate dalla società napoletana o, per meglio dire, da una parte dei gruppi dominanti. Le vicende del principe Antonio Pignatelli Aymerich sono ricostruite nella convinzione che il genere biografico, aldilà dell’evolversi delle tendenze storiografiche e dell’affinarsi delle metodologie di ricerca, conservi un suo particolare fascino narrativo e presenti un’efficacia descrittiva e interpretativa del contesto in cui si dipanano le storie indagate. La significatività del caso permette riflessioni in margine a nodi problematici centrali nella odierna storiografia, interessata agli italiani al servizio della Monarchia iberica, alle loro carriere itineranti, realizzate con il favore della corte, al loro inserimento in élites transnazionali aggregate intorno al sovrano; consente, inoltre, precisazioni sui ruoli delle donne e sulle valenze dei matrimoni misti e/o delle unioni endogamiche.

  • English

    The essay offers some considerations on the international alignment of the Kingdom of Naples in the eighteenth century and on the gradual opening towards Austria after the dramatic break in 1734, when Charles of Bourbon put an end to the Habsburg domination in the South of Italy and seized the throne. Through a particular case study, the essay investigates the reactions to dynastic changes elaborated by Neapolitan society or, better, by a part of the dominant groups. The events of Prince Antonio Pignatelli Aymerich are reconstructed in the belief that the biographical genre, beyond the evolution of historiographic trends and the refinement of research methodologies, retains its particular narrative charm and presents a descriptive and interpretative efficacy of the context in which the investigated stories unfold. The significance of the case allows reflections on the margins of central problematic nodes in today's historiography, interested in Italians at the service of the Iberian Monarchy, in their itinerant careers, realized with the favor of the court, in their insertion in transnational élites aggregated around the sovereign; it also allows clarifications on the roles of women and on the values of mixed marriages and / or endogamous unions.


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